
Perché «van der Rohe»? Storia di un cognome
Nel corso della sua carriera, per sottolineare la sua ascesa sociale da figlio di scalpellino ad affermato professionista, il giovane Ludwig volle foggiarsi un nuovo cognome. Il suo patronimico «Mies» aveva infatti nella lingua tedesca connotazioni spiccatamente peggiorative, essendo traducibile in italiano come «brutto» o «disgraziato». Per questo motivo, in aggiunta del cognome paterno nel 1921 aggiunse quello della madre – «Rohe» – preceduto dall’espressione olandese van der, non potendo ricorrere alla particella nobiliare tedesca von che era riservata a quanti potessero vantare un lignaggio aristocratico.
Sono pochi gli architetti che, grazie alle loro opere, sono riusciti a lasciare un segno così profondo nella cultura architettonica mondiale… sicuramente Ludwig Mies van der Rohe è uno tra questi.
Ludwig Mies van der Rohe, nato il 27 marzo 1886 in Germania e morto nel 1969 a Chicago fu un architetto il cui stile è caratterizzato da forme rettilinee, realizzate con semplicità.
Sin dall’età di 15 anni ha fatto l’apprendista presso vari architetti da cui ha appreso come realizzare decorazioni in stucco e come realizzare disegni lineari.
In questo modo ha avuto l’opportunità di acquisire una certa esperienza pratica che lo segnarono nella sua successiva vita professionale di architetto.
Nel 1907 ha ricevuto l’incarico per una tradizionale casa di periferia, la sua prima commissione.
Riuscì a realizzare un edificio che impressionò anche l’architetto Peter Behrens, il più progressista dell’epoca.
Behrens gli offrì un lavoro all’interno del suo ufficio, nel quale si trovavano allo stesso tempo anche Walter Gropius e Le Corbusier.
In seguito, ricevette anche un’ulteriore influenza positiva nel 1911 da parte di Hendrik Petrus Berlage, un pioniere dell’architettura olandese moderna.
Farnsworth House di Mies van der Rohe è una delle sue opere più rappresentative.
La pianta della casa è stata pensata completamente aperta, escludendo le pareti necessarie per delimitare i bagni, ed in modo da utilizzare un vero e proprio stile tipico dell’architettura minimalista.